IDENTITA' SEGRETE



IDENTITA' SEGRETA
Dietro lo pseudonimo di Master Temporis si nasconde un conoscitore ed appassionato dell'Alta Orologeria, che è anche un insider di questo dorato mondo, del quale vi rivelerà molti segreti.
Novità, finte novità, cambiamenti al vertice delle case madri, polemiche che non troverete mai sulla paludate e prezzolate riviste del settore, che vivono della pubblicità della maison elvetiche (e tedesche e italiane etc etc) e non morderanno mai la mano che le nutre.
Su questo blog, invece, leggerete le informazioni e i commenti che solo la passione per gli orologi e per la vertià possono indurre a scrivere.
Buona lettura.
Master Temporis

venerdì 21 gennaio 2011

POVERI MA POVERI

MASTER CONTROL JAEGER LE COULTRE
QUANDO UN QUADRANTE SCIAPO ROVINA TUTTO

Oggi parliamo del Master Control di Le Coultre. Cioè di un orologio che potrebbe essere ma non è.
Potrebbe essere un successone, così come buona parte della linea tonda Master, ma risente della gigantofilia del Ceo Jerome Lambert e soci, che dedicano molta attenzione agli orologi monstre (di tecnica e dimensione), ma snobbano (o semplicemente non ci sanno fare molto con) i classici.
Prendete proprio il Master Control, il più semplice della gamma.
Per iniziare bene, va detto innanzitutto che è pur sempre un orologio Le Coultre, cioè qualità top a prezzi abbordabili.
Per continuare peggio, però, va aggiunto che con un minimo sforzo sarebbe potuto essere, specie nella versione oro rosa, un formidabile concorrente di Calatrava e Patrimony, ma nonostante il prezzo più vantaggioso proprio non ce la fa.
Un po’ che quando puoi avere la scelta tra oro e acciaio, come per il Control (VC e PP non la danno, per scelte di posizionamento), l’oro ne risente parecchio. Un po’ che in Le Coultre non hanno capito ancora che finché continueranno a scrivere sui quadranti il nome della marca con una riga di sottolineatura (come se fosse un carattere di Word), continueranno a non poter competere con le eleganti griffe di VC e PP. Un po’ che la stessa incomprensione estetica quelli di Le Sentier la riservano alla questione della data, che Vacheron non riborda, che Patek riborda in oro, e che JLC riborda poco e male.
Un po’ questo, un po’ quello, il risultato è che appena metti vicino un Master Control acciaio a un 5296 o a un Patrimony in oro bianco, lo Jaeger fa la figura del cugino di campagna, nonostante la stessa impostazione di fondo. Sul bracciale in acciaio, poi, stendiamo un pelo venoso, come direbbe Checco Zalone.
Peccato, davvero un peccato.
Try it again, Jerome.

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